Uno dei problemi più ricorrenti che si riscontra durante l’estate, sia nei PC fissi che nei Notebook, è il surriscaldamento della CPU (Processore) o della GPU (Scheda video) causato dall’accumulo di polvere sul dissipatore di calore.
La polvere, che è naturalmente presente nel nostro ambiente domestico o di lavoro, penetrando inevitabilmente all’interno dei nostri computer si deposita sui circuiti e ostruisce il dissipatore, ossia il dispositivo che serve a disperdere il calore.
Il dissipatore è alloggiato sotto una ventola e se sulla sua superficie c'è troppa polvere, esso non riesce a dissipare il calore e la ventola gira inutilmente.
Nell’immagine in alto potete notare il “cuscinetto di polvere” che è stato estratto, nel laboratorio di assistenza, dall’interstizio tra il dissipatore e la ventola. Appena in tempo per scongiurare la fusione di qualche componente.
Quali sono i sintomi del surriscaldamento?
Nella maggior parte dei casi:
- si avverte un forte calore localizzato in alcune parti del “case”;
- le ventole non si arrestano e girano sempre ai massimi regimi producendo un accentuato rumore;
- si verificano rallentamenti del computer;
- si verificano spegnimenti improvvisi del PC. Quando un pc si spegne da solo, molto spesso dipende dai sensori che, rilevando una temperatura troppo alta, determinano l’arresto repentino della macchina per evitare che fonda qualche componente.
Come prevenire il problema del surriscaldamento?
Semplice! Portare il Computer presso un Centro Assistenza ameno 1 volta all’anno per una pulitura interna.
Pulire l’interno del computer è una delle operazioni di manutenzione più importanti che aiuta a prolungare la sua durata nel tempo e a mantenerlo efficiente ed operativo.
Questo tipo di intervento ci aiuta, inoltre, a risparmiare energia elettrica perché le temperature si abbassano e le ventole girano meno.